Il compost pure in carcere o sanno fa…
13 Dicembre 2013
Parafrasando la nota canzone di De Andrè (Don Raffaè), invece del caffè parliamo di compost, che sarà realizzato a breve nel Carcere di Secondigliano.
In barba a tutte le proteste e a tutte le minacce di barricate da parte dei cittadini, i lavori per il sito di compostaggio nel quartiere dell’area nord di Napoli stanno andando avanti. L’impianto, posto all’interno del carcere, al confine tra Scampia e Secondigliano, sarà pronto tra non meno di tre mesi e prevede l’occupazione di circa venti detenuti. Il vice-sindaco Sodano ha dichiarato: “L’impianto sarà dedicato al trattamento ed alla trasformazione non solo della frazione umida prodotta dallo stesso penitenziario ma anche di una parte del rifiuto organico, frutto del porta a porta, raccolto da Asia nel quartiere di Scampia. Lo stesso quartiere che vorremmo diventasse un vero e proprio eco-distretto dove recuperare i materiali facendo crescere il lavoro e la cultura della differenziata”. Il progetto, frutto di un tavolo promosso dal Comune di Napoli è stato approvato con due deliberazioni di Giunta e Consiglio e permetterà dunque la realizzazione del primo impianto di compostaggio aerobico all’interno del Comune di Napoli permettendo quindi l’eliminazione dei costi di smaltimento e di trasporto e di arricchire il curriculum lavorativo dei detenuti.