Nel 2014 38% assunzioni dalla green economy. Nella Ue 20 milioni di posti entro il 2030
22 Luglio 2014
“La green economy ha creato lavoro in Europa e anche in Italia”. Infatti, nel nostro paese, “il 38% delle assunzioni programmate quest’anno nell’industria e nei servizi arriverà dalle 328 mila aziende verdi”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, durante la conferenza stampa al termine dell’incontro con i ministri europei che si è tenuto a Milano. Sul fronte del’occupazione giovanile, inoltre, “il 42% del totale delle assunzioni under 30 programmate quest’anno dalle imprese dell’industria e dei servizi verrà fatto da quel 22% di aziende che fanno investimenti green”, evidenzia Galletti. Complessivamente “sono gia’ circa un milione gli occupati italiani nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, mentre nell’edilizia, nel 2013, gli occupati del settore delle ristrutturazioni (incentivate dal bonus fiscale) hanno raggiunto quota 339.000 con un incremento del 42% rispetto al 2012”, aggiunge il ministro, riferendo che “i green job copriranno il 61,2% di tutte le assunzioni destinate alle attività di ricerca e sviluppo delle nostre aziende”. Secondo il ministro “questi dati, che sono tutti positivi, ci indicano come la strada intrapresa stamattina non sia solo giusta ma anche l’unico modo che oggi abbiamo in Europa per rilanciare la crescita e l’occupazione”.
Con ‘green economy’ 20 milioni di posti nella Ue al 2030
“Le potenzialità occupazionali offerte dall’economia verde sono indiscutibili” e con “l’aumento della produttività delle risorse in Europa potrebbero essere creati più di 20 milioni di posti di lavoro fino al 2030”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, aprendo i lavori del vertice informale a Milano.
“Per cogliere queste opportunità è necessario confrontarci sulle politiche congiunte e convergenti che, insieme, dobbiamo mettere in campo e realizzare”, aggiunge Galletti, ricordando che la “comunicazione della Commissione Europea sui green jobs, pubblicata il 2 luglio scorso, conferma che fra il 2002 e il 2011 sono stati creati in Europa circa 4 milioni di ‘lavori verdi’ e, di questi, circa un milione è stato creato fra il 2007 e il 2011, negli anni più duri della crisi economica”. Per queste ragioni, secondo il ministro, è necessario continuare “sulla strada già intrapresa da molti di noi, volta ad assegnare un valore economico al capitale naturale, e procedere verso una più accurata misurazione del benessere sociale, economico ed ambientale, che vada oltre gli indicatori che oggi misurano il Pil”.
[ANSA]