Campania: per il compostaggio, individuati 25 siti per gli impianti. C’è l’OK anche di Legambiente
23 Gennaio 2017
Secondo quanto riferito dal Corriere del Mezzogiorno, «Sono stati individuati i 25 siti dove saranno realizzati gli impianti di compostaggio nella Regione Campania per il trattamento della frazione umida: dalla prossima settimana iniziamo le riunioni per i bandi di gara con i Comuni che hanno espresso interesse». Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una conferenza stampa. Tra i Comuni c’è anche Napoli che ha indicato, ha detto De Luca, la «zona di Napoli est per l’impianto».
I siti individuati
Ecco alcuni dei siti individuati: Napoli Est, Afrgola, Pomigliano d’Arco e Marigliano per Napoli; Cancello Arnone, Lo Uttaro, Casal di Principe e Rocca d’Evandro per Caserta; Baselice per Benevento; per Avellino Conza della Campania e Chianche; per Salerno l’ampliamento dell’impianto che già c’è, Fisciano, San Mango Piemonte, Pontecagnano e Castelnuovo Cilento.
Un solo impianto attivo
La Campania ha attualmente un solo impianto di compostaggio, a Salerno. La costruzione dei nuovi impianti, ha spiegato De Luca, «è importante per l’applicazione del nuovo piano rifiuti della Regione Campania che ha eliminato l’ipotesi di costruire nuovi termovalorizzatori. Dobbiamo lavorare 8-900.000 tonnellate di umido che oggi vengono portate fuori regione a spese dei cittadini».
Negli stir
Il piano prevede la realizzazione del compostaggio anche in alcuni stir già esistenti: Giugliano, Tufino, Santa Maria la Fossa, Battipaglia. «In alcuni Stir il compostaggio – ha spiegato De Luca – si avvierà già nel 2017. Questa è la concretezza con cui andiamo a trattare con l’Ue». La Regione ha a disposizione 222 milioni di euro per la realizzazione degli impianti per i quali ha aperto a fine 2016 una manifestazione di interesse: gli impianti più grandi saranno finanziati con 24 milioni, i più piccoli con 12 milioni. «Per mesi – ha spiegato De Luca – c’è stata la ricerca di consenso dei Comuni e ora partiamo: la prossima settimana ci sarà una riunione con tutti i Comuni interessati per sciogliere il nodo delle gare, Vediamo se i Comuni hanno la capacità di fare il progetto e le gare altrimenti la Regione li sosterrà».
L’Ok di Legambiente
A questo punto ci si aspetterebbe quindi una nuova battaglia, ma le visioni non sono univoche. Per esempio quella di Legambiente è chiara, come riportato da un comunicato stampa: “Una buona notizia attesa da tempo. Alla Regione chiediamo che nella individuazione dei siti si operi in coerenza con Piano regionale dei Rifiuti Urbani. La realizzazione di 25 impianti di compostaggio, annunciata dalla Regione Campania, oltre a far fronte alla procedura di infrazione comunitaria, pone le condizioni per sgravare i cittadini campani dai maggiori costi derivanti dal trasferimento fuori regione. Vigileremo sui tempi di realizzazione visto che l’ esperienza del passato ci insegna che sul tema dei rifiuti non sempre gli annunci si traducono in fatti. Ci aspettiamo la corresponsabilità di amministrazioni e cittadini nel percorso di individuazione dei siti mentre alla Regione chiediamo che operi rigorosamente in coerenza con il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani di recente approvato che prevede esclusivamente l’inserimento degli impianti in aree industriali non inquinate, rispettando i criteri di prossimità alle aree di produzione in modo da ridurre al minimo le distanze per il trasporto agli impianti, adottando le migliori pratiche disponibili e le più consolidate tipologie impiantistiche“.