Cresce raccolta organico in Italia. Nel 2013 5,2 milioni di tonnellate, erano meno di 2 mln nel 2003
7 Novembre 2014
Continua a crescere a una media del 10% annuo la raccolta differenziata dell’organico in Italia. Nel 2013 lo scarto organico ha raggiunto i 5,2 milioni di tonnellate rispetto ai poco meno di 2 milioni del 2003, consolidandosi come la componente principale dei rifiuti differenziati raccolti. I dati emergono dal rapporto annuale del Consorzio italiano compostatori, che incorona Milano come la più grande città al mondo ad aver esteso la raccolta dei rifiuti organici al 100% degli abitanti.
Stando al rapporto che sarà presentato domani alla manifestazione ‘Ecomondo’ a Rimini, la frazione organica – scarti di cucina più scarti ‘verdi’ di parchi e giardini – ha rappresentato l’anno scorso il 42% dei 12,5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani raccolti in modo differenziato. Seguono la carta con 3 milioni di tonnellate e il vetro con 1,6 milioni. La Lombardia è la prima regione d’Italia per raccolta di frazione organica, con oltre un milione di tonnellate annue; a seguire Veneto, Emilia Romagna e Campania con circa 600.000 tonnellate ciascuna. Proprio la Campania, insieme a Lazio, Puglia e Sicilia, ha determinato il 50% dell’incremento di raccolta registrato nel biennio 2011-2013, pari a 723 mila tonnellate. La Lombardia nel biennio ha riportato una crescita del 25% trainata dall’avvio della raccolta a Milano, con un’intercettazione attesa a regime pari a quasi 120mila tonnellate annue. A livello nazionale vengono raccolti 86 kg pro capite di frazione organica: 108 kg al Nord, 77 kg al Centro e 62 kg al Sud. Tuttavia l’intercettazione effettiva, calcolata sulla quota della popolazione effettivamente servita da circuiti di raccolta differenziata, è decisamente superiore al Sud, con valori nell’ordine di 110-130 kg pro capite.