E’ arrivato il bando pubblico per l’attribuzione di contributi economici a università statali nazionali per progetti e programmi inerenti la prevenzione dello spreco alimentare. La comunicazione del Ministero dell’Ambiente e del Territorio è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale di ieri. Mentre il bando integrale e il modulo di richiesta sono pubblicati sul sito istituzionale www.minambiente.it – sezione “Bandi”. Le risorse finanziarie disponibili sono pari a € 513.475,22.
In particolare, il bando avvia una procedura a evidenza pubblica per la selezione di progetti di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti. A tale procedura sono ammessi a partecipare le Università statali nazionali che hanno in essere progetti e programmi inerenti la prevenzione dello spreco alimentare, con priorità alle azioni di ricerca, innovazione, applicazione e di informazione, sensibilizzazione, educazione, formazione e comunicazione. Ciascun soggetto può presentare una sola richiesta di contributo.
E’ il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 2014 (il numero 265 dell’11 novembre), che definisce le modalità di utilizzo delle risorse del “Fondo per la promozione di interventi di riduzione e prevenzione della produzione di rifiuti e per lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclaggio” istituito dalla legge finanziaria 2008. Mentre è la direttiva sui rifiuti – attuata in Italia con Dlgs 205/2010 – che indica i progetti da finanziare annoverando alcuni esempi di misure di prevenzione (allegato IV).
Non a caso la direttiva prevede gli Stati membri adottano programmi di prevenzione dei rifiuti integrati nei piani di gestione dei rifiuti di o, se opportuno, in altri programmi di politica ambientale oppure costituiscono programmi a sé stanti. I programmi fissano gli obiettivi di prevenzione e gli Stati descrivono le misure di prevenzione esistenti e valutano l’utilità degli esempi di misure espressi dall’allegato IV o di altre misure adeguate.
Lo scopo di tali obiettivi e misure è di dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti. Gli Stati, inoltre stabiliscono gli appropriati specifici parametri qualitativi o quantitativi per le misure di prevenzione dei rifiuti, adottate per monitorare e valutare i progressi realizzati nell’attuazione delle misure potendo anche stabilire specifici traguardi e indicatori qualitativi o quantitativi.
In tale contesto la Commissione crea un sistema per lo scambio di informazioni sulle migliori pratiche in materia di prevenzione dei rifiuti ed elabora orientamenti per assistere gli Stati membri nella preparazione dei programmi.
[greenreport.it]