Nell’Unione europea la quantità di rifiuti urbani generati per persona nel 2016 è stata pari a 480 kg, in calo del 9% rispetto al picco di 527 kg a persona nel 2002, e approssimativamente paragonabile ai 483 kg registrati nel 2015. Lo scrive l’Unione europea qui. Gli italiani ne producono 495, 15 chilogrammi in più della media. Per entrare più nel dettaglio la quantità di rifiuti urbani generati variava significativamente tra gli Stati membri dell’Ue. Con 261 kg a persona, la Romania ha generato la quantità più bassa di rifiuti, seguita dalla Polonia (307 kg a persona), dalla Repubblica ceca (339 kg a persona) e dalla Slovacchia (348 kg a persona). All’estremo opposto della scala, la Danimarca (777 kg a persona) ha generato la più alta quantità di rifiuti nel 2016, più di Malta (647 kg a persona), Cipro (640 kg a persona), Germania (626 kg a persona) e Lussemburgo (614 kg a persona).
Il 47% è stato riciclato o compostato
Il trattamento dei rifiuti urbani è stato intrapreso con metodi diversi. Complessivamente nell’UE nel 2016, il 30% dei rifiuti è stato riciclato, il 27% incenerito, il 25% in discarica e il 17% in compost. La quota di rifiuti urbani riciclati o compostati nell’UE è costantemente aumentata nel corso del periodo, passando dal 17% nel 1995 al 46% nel 2016. Negli Stati membri, il riciclaggio e il compostaggio hanno rappresentato nel 2016 due terzi del trattamento dei rifiuti in Germania (66%) e per oltre la metà in Austria (59%), Belgio (54%), Paesi Bassi (53%) e Italia (51%).
Va notato che la segnalazione dei rifiuti urbani differisce tra gli Stati membri e può spiegare alcune delle variazioni dei dati.
[fonte: ilsole24ore]