Oggi Giornata mondiale dell’alimentazione
16 Ottobre 2014
Da una parte lo spreco di cibo, dall’altra le carestie e la mancanza di beni di prima necessità che affamano 870 milioni di persone nel mondo
È la situazione paradossale fotografata dall’ultimo report globale sull’alimentazione, realizzato dalla FAO, dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e dal Programma Alimentare Mondiale (WFP) in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione organizzata dalla Fao per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della fame e della malnutrizione nel mondo.
Quasi 870 milioni di persone (uno su 8) hanno sofferto di denutrizione cronica tra il 2010 e il 2013. La fetta più larga di questa popolazione (852 milioni) vive nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo, mentre la restante parte risiede nei paesi industrializzati. E poiché la popolazione delle nazioni più povere è spesso anche molto giovane, la stessa, ingiusta sorte si abbatte anche sui bambini: sono più di 100 milioni quelli sotto i cinque anni gravemente denutriti e la malnutrizione è la principale causa di morte per 2,5 milioni di bambini ogni anno, denunciano i vertici delle organizzazioni internazionali.
Un taglio agli sprechi: La costruzione di un’economia alimentare più equa passa anche attraverso la lotta allo spreco di cibo: un terzo del cibo prodotto nel mondo va sprecato durante la catena di lavorazione o a livello domestico.
Sprecare meno significa anche e soprattutto, produrre meno rifiuti. Non a caso il termine inglese WASTE viene utilizzato sia per “rifiuti” sia per “spreco”. E anche la famosa “Zero waste strategy” in Italia viene erroneamente tradotta come “Strategia rifiuti zero”, ma il suo significato originale è “strategia spreco zero”. Definizione molto più appropriata e condivisibile.